sabato 28 novembre 2009

ecofilastrocche

Ecologia del suono







filastrocche e sviluppo cognitivo




Ipotesi di lavoro con diversabili affetti da ritardo mentale lieve
















Definiamo innanzitutto l'handicap come disabilita' di apprendimento , nella quale esiste una discrepanza tra richiesta e prestazione (all'interno di una relazione); possiamo specificare che la disabilita' non sta dentro di noi , ma e' un elemento "esterno" , e cioe' un limite delle funzioni adattive dell'individuo (limite della prestazione rispetto alla "norma").

Spesso alla base delle sue difficolta' di apprendimento c'e' un danno cerebrale.

In tali condizioni generalmente l'educatore ricorre a richieste minime ed a modificazioni ambientali , che in termini sonori significa uso didattico delle filastrocche e semplificazione del paesaggio (ecosistema) sonoro.

Consideriamo che ognuno e' soggetto a possibilita' di modifica del comportamento ; la necessita' di tale intervento deve essere espressa da una equipe psico- pedagogica e verificata periodicamente.Prima di descrivere la metodologia dell'ecofilastrocca premettiamo che si deve far riferimento sempre e comunque ad un comportamento osservabile , e non parlare a livello di ipotesi virtuali di interpretazione degli eventi possibili.

Una riflessione- durante la relazione educativa , proponendo minime sollecitazioni ci si espone al rischio di cambiare noi stessi , riducendo gli scopi di lavoro ; ecco il motivo per il quale l'equipe deve continuamente verificare il lavoro.Il primo passo consiste nel verificare ed osservare i comportamenti assenti , deficitari , in eccesso , erronei (comportamenti di risposta alla proposta sonora).

A questo punto bisogna inizialmente stabilire delle unita' grossolane di misura del comportamento , e si propongono-

-la frequenza

-la durata

-l'intensita'

-il contenuto

(del comportamento sonoro), e si propongono delle ipotesi di misurazione parametrica.

Esempio-nel caso di comportamento in eccesso si definiscono dei targets con le tecniche goal ; saltuariamente va rifatto il programma e vanno individuati nuovi comportamenti sonori.

ESEMPIO-

se e' deficitario bisogna incrementare la prestazione

se e' in eccesso bisogna ridurla

se e' erroneo bisogna decrementare le situazioni sbagliate ed incrementare le situazioni giuste.

In ogni caso compito del facilitatore e' quello di codificare i termini operazionali insiti nella prestazione.

Durante i controlli saltuari dei goals va periodicamente modificata la strategia di lavoro , e questo appartiene a tutto l'universo dell'evento educativo.

BASE LINE

Si definisce base line ogni misurazione di base che precede un qualsiasi intervento riabilitativo musicale (e non) ; in sostanza si tratta di definire puntualmente ogni comportamento sonoro.

ESEMPIO:

quando si propone una filastrocca si deve:

-fare la richiesta

-aspettare la risposta

-registrare quanto accade




solo cosi' si puo' fare il confronto con il momento nel quale si introduce la proposta di variazione sonora.







ASSESTMEN




E' la valutazione che necessita della rilevazione ed osservazione continua.







ESEMPIO




Goal-elementi di imitazione della filastrocca

-come possiamo modificare il comportamento sonoro?

-dopo la prima fare sempre una seconda misurazione di base













PROBLEM SOLVING




Si tratta di porre il soggetto di fronte a situazioni sonore problematiche minimamente dando gli strumenti necessari per permettere la graduale soluzione musicale del problema.

Ovviamente e' preceduta da una fase nella quale l'operatore deve raccogliere informazioni sulla natura del problema (ricostruzione della storia sonora personale) ; di fatto spesso ci sono molteplici fattori che mantengono il problema , e che vanno gradualmente affrontati.

Compito dell'operatore e' quello di suggerire delicatamente il maggior numero di alternative possibili di soluzione dei problemi posti.




SIMULAZIONE




E' la fase nella quale l'operatore valuta in anticipo le conseguenze delle attivita' da proporre (si proietta nel futuro).

Successivamente si assume la responsabilita' di prendere delle decisioni (processo decisionale dinamico).

Va considerato che ogni persona ha delle strategie di apprendimento personalizzate (ad esempio , nel caso della memoria , delle persone memorizzano i numeri di telefono in un modo , altre persone in un altro - strategie metacognitive).







ESEMPIO




Se devo far apprendere il concetto di BIANCO allora devo:




-proporre oggetti diversi e tutti bianchi

-il soggetto deve gradualmente essere condotto ad ignorare le caratteristiche di forma dell'oggetto

-quindi noi insegnamo una mentalita' e diamo gli strumenti per farcelo arrivare da solo.










PRE-REQUISITI DI BASE







E' l'inchiesta puntuale ,parametrica e misurata sulle caratteristiche sonore del soggetto.










PROMPTING=AIUTI DEL TECNICO AL SOGGETTO










FADING=ATTENUAZIONE DEGLI AIUTI

























R I N F O R Z I










(esempio)

RINFORZO POSITIVO - CONGRATULARSI




NEGATIVO - far notare le difficolta'




ESTINZIONE - NON FAR SEGUIRE UN EVENTO DA UN RINFORZO
















(RIASSUMENDO)




T.O.T.E.

T= TEST

O=OBIETTIVI

T=INTERVENTO

E=USCITA






















ESEMPIO DEL BAMBINO







Necessita' del terapista e' quella di studiare il PLANNING del bambino e fare una check-list delle cose da fare , usando delle schede da aggiornare continuamente.




ASSESTMEN INTERATTIVO




Significa che l'operatore e' in grado di modificare le sue richieste in base alla realta' , cioe' al tipo di risposta.







CONCLUSIONI-OGNI FILASTROCCA E' UN ALGORITMO E VANNO ELENCATE TUTTE LE COMPONENTI NECESSARIE ALLA REALIZZAZIONE DELLA FILASTROCCA.




DENTRO LA FILASTROCCA C'E'-

IL PROMPTING

IL FADING

IL RINFORZAMENTO

IL MODELLAGGIO

IL CHAINING ANTEROGRADO E RETROGRADO (CONCATENAMENTO)

L'ADDESTRAMENTO AL DIALOGO INTERNO (PLANNING)

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